Famiglia: Sphingidae

Specie: Agrius convolvuli

Autore: (Linnaeus, 1758)
Nome Volgare: Sfinge del convolvolo. Dimensioni: apertura alare 80-120 mm. Spirotromba circa 10 cm. Descrizione: è un rappresentante dall’aspetto piuttosto tipico di questa famiglia. Le ali anteriori sono allungate e più grandi delle posteriori, entrambe di colore bruno-grigiastro. L’addome è robusto, appiattito dorso-ventralmente e caratterizzato da bande nere e rosa alternate. Gli occhi composti hanno dimensioni notevoli (probabilmente per le abitudini crepuscolari), le antenne sono pettinate e fusiformi (più lunghe e spesse nel maschio). Grazie ai potenti muscoli toracici, caratteristici di tutte le sfingidi, gli individui di questa specie possono muovere le ali molto rapidamente arrivando ad una frequenza di 85 battiti al secondo. Ciò permette di nutrirsi rimanendo in volo, così come anche durante la deposizione delle uova, che avviene senza posarsi sulla pianta nutrice (convolvolacee e composite). Quando questa sfingide si posa chiude le ali anteriori a tetto coprendo completamente quelle posteriori e l’addome. Il bruco è di colore verde-bruno e giallo, glabro, con un caratteristico corno liscio posto nelle porzione terminale del corpo a livello dell’undicesimo segmento. Ha dimensioni notevoli (fino a 6 cm) e si nutre di convolvolo. La tipica posizione a riposo, con torace e primi segmenti addominali sollevati verso l’alto e tre paia di zampe in avanti ricorda le sfingi egiziane. Da qui il nome a questa famiglia di lepidotteri. Distribuzione e habitat: originaria delle zone meridionali euroasiatiche, è in grado di compiere lunghe migrazioni verso quelle settentrionali. E’ quindi specie cosmopolita che si ritrova in tutta Italia. Periodo di attività: gli adulti sono presenti da giugno a settembre con 2 generazioni. Il bruco si trova da luglio a settembre e, con la stagione fredda, scava nel terreno una galleria profonda 15 cm dove si incrisalida per tutto l’inverno.