Diptera

DIPTERA

Mosche e Zanzare


 

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Morfologia di un Dittero

I Ditteri (Mosche e Zanzare) sono insetti con 2 sole ali membranose ( Diptera dal greco ptera = ala, di = due) mentre le ali posteriori sono ridotte a bilancieri, strutture a forma di clava o spillo che sporgono dal torace e servono da giroscopio o stabilizzatore durante il volo. Tuttavia alcune specie parassite sono prive di ali. Il corpo è nettamente diviso in tre settori, il capo è provvisto di apparato boccale di tipo succhiatore e spesso è adatto a pungere. Il regime alimentare è molto vario: i Ditteri si nutrono di materiale in decomposizione, nettare, liquidi vegetali ma anche sangue per cui  possono essere anche vettori di malattie. In numerose famiglie ematofaghe solamente le femmine si nutrono di sangue. La forma delle antenne, gli speroni, le setole ed i tarsi sulle zampe sono molto utili per la classificazione. Caratteristici sono i Ditteri, appartenenti alla famiglia dei Sirfidi, i quali, al fine di tenere lontani i predatori, imitano nei colori e nell’aspetto le Api e le Vespe. I Bombilidi invece assomigliano a dei piccoli Bombi.

Riconoscimento delle famiglie


 

  • ANTHOMYIIDAE Venatura 6 raggiunge il margine alare. Quinta cella radiale non stretta verso il bordo alare
  • ASILIDAE Corpo slanciato, zampe robuste, tarsi con 2 cuscinetti, solco tra gli occhi, vena radiale con 4 ramificazioni
  • BIBIONIDAE Mosche pelose e scure con ocelli, antenne robuste più corte del torace ed inserite sotto gli occhi, venature senza scaglie, spine sulle tibie posteriori
  • BOMBYLIIDAE Mosche tozze e pelose simili ai bombi, zampe esili, proboscide spesso pronunciata, parte sommitale del capo non concava tra gli occhi, ali spesso chiazzate, soltanto 2 o 3 venature raggiungono il bordo dell’ala tra biforcazione apicale e cellula anale
  • CALLIPHORIDAE Corpo metallico blu o verde, postscutello piccolo o assente, arista piumosa, ventaglio di setole ipopleurali ai lati del torace, setola postumerale più in basso della setola presuturale, quinta cella radiale stretta verso il bordo alare
  • CONOPIDAE Spesso colorazione simile ad api e vespe, proboscide pronunciata, squame toraciche piccole o assenti, antenne lunghe e clavate, cellula anale lunga ed appuntita, vena subcostale incompleta o assente
  • CULICIDAE Ali lunghe e strette con vene trasverse, dieci venature raggiungono il bordo dell’ala, bordo posteriore e venature delle ali ricoperte di squamette, antenne lunghe
  • EMPIDIDAE Simili agli asilidi si distinguono per la cellula anale (chiusa e lontana dal margine alare) corta con margini smussati, vena radiale con 4 ramificazioni, proboscide lunga e rigida, incisione sul bordo interno degli occhi, senza solco tra gli occhi, ultimo segmento tarsale con 3 o meno cuscinetti
  • FANNIIDAE Simili ai muscidi si differenziano per le venature 6 e 7 convergenti, venatura 7 più lunga ma meno marcata della 6, quinta cella radiale non stretta verso il bordo dell’ala
  • LAUXANIIDAE Setole post-verticali convergenti, cellula anale chiusa da una venatura ricurva, cellule basale e discoidale presenti e chiuse, tibie posteriori con sperone
  • MUSCIDAE Assenza ventaglio di setole ipopleurali ai lati del torace, venature 6 e 7 (non raggiungono il bordo alare) corte e quasi parallele, arista piumosa all’apice, calli posteriori sviluppati, bilancieri nascosti
  • PSILIDAE Triangolo ocellare ben visibile, margine costale interrotto ad un quarto della sua lunghezza, linea o plica chiara che attraversa la parte basale dell’ala
  • PSYCHODIDAE Ali pelose senza vene trasversali disposte a tetto sull’addome
  • RHAGIONIDAE Corpo slanciato, zampe lunghe, ultimo segmento dei tarsi con 3 cuscinetti, venatura 2 curvata in avanti a circondare uno stigma leggermente pigmentato
  • SARCOPHAGIDAE Spesso grigie con addome tassellato e privo di grosse setole alla base, arista piumosa alla base e nuda all’apice, con setole ipopleurali, differiscono dai calliforidi per la setola sul prescutello più in alto rispetto a quella presuturale
  • SCATHOPHAGIDAE Squame toraciche ridotte e a forma di nastro, occhi separati in entrambi i sessi, bilancieri visibili
  • SCIOMYZIDAE Simili ai Dryomizidae si distinguono per la cellula anale (chiusa da vena non curva) e la seconda cellula basale molto più corte, tibie con setole pre-apicali
  • STRATIOMYIDAE Corpo appiattito, tarsi con 3 cuscinetti, tibie mediane senza speroni all’apice, venature alari concentrate nella parte anteriore dell’ala, cellula discoidale piccola
  • SYRPHIDAE Spesso colorazione simile ad api e vespe, ali con falso bordo (venature parallele al margine posteriore dell’ala), falsa venatura tra vena 3 e 4 (ispessimento membrana alare)
  • TABANIDAE Corpo massiccio, squame toraciche grandi, testa grande e triangolare, occhi sporgenti ed iridescenti, tarsi con 3 cuscinetti, tibie mediane con due speroni all’apice, venature che formano una larga biforcazione da un capo all’altro dell’estremità dell’ala, cella discale molto più lunga che larga
  • TACHINIDAE Arista nuda o poco piumosa, post-scutello molto sviluppato (non osservabile in natura), arco di setole ipopleurali, quinta cella radiale stretta verso il bordo alare
  • TEPHRITIDAE Ali pigmentate, la venatura subcostale è curvata ad angolo retto e diviene indistinta prima di raggiungere il margine costale, vena costale con due interruzioni
  • TIPULIDAE Esili, zampe lunghe, sutura del torace a V, lunghe nervature anali che raggiungono il bordo dell’ala