- Dimensioni: lunghezza 45-50 mm, apertura alare 55-70 mm.
- Descrizione: specie molto particolare (in Italia può essere confusa solo con Onychogomphus uncatus) dalla colorazione giallo-nera con occhi blu-azzurri nella femmina, blu verdi nel maschio. Quest’ultimo è facilmente riconoscibile per la forma a tenaglia dei cerci. La livrea ed i disegni di torace e addome sono abbastanza variabili e non sempre costituiscono un criterio affidabile per il riconoscimento della specie. Spesso sono comunque sufficienti per distinguerla dalla congenere O. uncatus che possiede torace con disegni neri più marcati e vertice del capo nero (giallo e nero in O. forcipatus). L’identificazione avviene con maggior sicurezza osservando, nel maschio, la forma delle appendici addominali (cerci) oppure il “triangolo anale” sull’ala posteriore composto da 3 celle anzichè 4 come in O. uncatus. Nella femmina, invece, il carattere di distinzione è rappresentato dalla presenza dietro gli occhi di due piccoli tubercoli gialli molto pronunciati.
- Distribuzione e habitat: diffusa in tutta la penisola (ad esclusione dell’Italia nord-orientale) con la sottospecie O. forcipatus unguiculatus ed in Sicilia e Triveneto con la sottospecie O. forcipatus forcipatus, mentre in Sardegna è assente. Frequenta principalmente le sponde rocciose dei corsi d’acqua ed i greti fluviali, raramente le acque ferme. Spesso la si osserva posata sui rami bassi dei cespugli o sui sassi. Il maschio, a riposo, assume una posizione tipica con addome leggermente piegato. Questa libellula è purtroppo minacciata a causa dell’inquinamento delle acque e sta divenendo sempre più rara.
- Periodo di volo: gli adulti volano da maggio a settembre. La larva si sviluppa in 3-5 anni riuscendo a superare i periodi di siccità infossandosi nel terreno. Spesso, durante lo sfarfallamento, la larva tiene parte del corpo in acqua.