Nome Volgare: Potosia cuprea, Potosia ramata. Dimensioni: 14-29 mm. Descrizione: il genere Protaetia (Netocia o Potosia) si caratterizza per la superficie incavata, che si trova tra le carene marginali inferiori del femore posteriore, con pubescenza rossiccia, sollevata, corta e ben distinta. Altro carattere riguarda il processo mesosternale ben sviluppato, liscio e glabro con, al massimo, punteggiatura appena accennata. Nella Cetonia, con cui Potosia può essere confusa, questa appendice è stretta, convessa ed arrotondata. Potosia cuprea è di colore molto variabile (verde, rame, bronzo, porpora) con livrea lucente e brillante, elitre punteggiate con decorazioni bianche formate da linee più o meno estese (nella forma tipica, ed in alcune sottospecie, il disegno bianco elitrale è assente). La specie può essere identificata con certezza osservando i “parameri” del maschio in visione dorsale. Questi, all’apice, sono largamente sovrapposti. Il maschio si distingue dalla femmina per l’ultimo sternite addominale (visione ventrale) con punteggiatura densa solo ai lati mentre, nell’area centrale, assente o rada. Nella femmina la punteggiatura è, invece, uniforme. Distribuzione e habitat: specie comune ed ampiamente diffusa. La forma tipica (Potosia cuprea cuprea) è presente nell’Italia settentrionale occidentale e Italia peninsulare oltre che in Sardegna, la sottospecie P. cuprea incerta in Sicilia, laP. cuprea metallica sull’arco alpino e la P. cuprea obscuranell’Italia settentrionale orientale. Gli adulti, anche per la vastità dell’areale in cui la specie è presente, si rinvengono nei più svariati ambienti dal livello del mare fin oltre i 2000 metri di quota. Si nutrono di sostanze zuccherine, polline e linfa. In montagna è più facile osservarli sulle ombrellifere mentre in ambienti di pianura sui cardi o sui frutti maturi. Periodo di attività: maggio-agosto