Attenzione: le informazioni ed i consigli riportati in questa sezione hanno carattere puramente divulgativo e non sostituiscono la consulenza medica.

punture-mutillidi

FAMIGLIA MUTILLIDAE

Le specie appartenenti a questa famiglia sono solitarie e presentano un marcato dimorfismo sessuale. In particolare le femmine sono attere e possiedono un pungiglione (ovopositore modificato) piuttosto lungo e sottile retratto, a riposo, nell’addome, e probabilmente usato per paralizzare le vittime in cui depositano le uova (spesso altri imenotteri o altri insetti).


Tra le specie più comuni in Europa citiamo:

  • Mutilla europea
  • Mutilla quinquemaculata
  • Ronisia barbara

Queste formiche sono piuttosto diffuse in Sardegna, dove vengono comunemente chiamate “formigarge” (per la somiglianza con l’Argia, il temibile ragno velenoso) e in alcune regioni dell’Italia meridionale (es. Calabria). Molto particolare è il modo di muoversi di questi insetti, che sembrano danzare, ed il suono particolare (tipo sfregamento di ferro) che emettono quando sono minacciati.


Cosa fare in seguito a punture di Mutillidi?

I Mutillidi, in linea di massima, non sono aggressivi e pungono l’uomo in seguito a contatto accidentale. La puntura è piuttosto dolorosa ma non causa danni gravi e non richiede l’intervento del medico, a meno che il soggetto non sia immunodepresso e/o allergico e vada incontro a reazioni di shock (fatto piuttosto improbabile vista la difficoltà di sensibilizzazione e riesposizione). Il dolore svanisce in circa mezz’ora e resta una papula infiammata per qualche giorno. In soggetti defedati, nei bambini e negli anziani può insorgere una sintomatologia caratterizzata da astenia, febbricola, nausea; anche in questo caso raramente è necessario l’intervento del medico. E’ bene disinfettare il sito di puntura e applicare il ghiaccio o impacco di acqua fredda. Se la lesione non guarisce in tempi brevi è il caso di rivolgersi al medico per un’eventuale terapia antibiotica, in quanto il pungiglione può far passare microorganismi patogeni quali streptococchi e salmonelle che possono provocare infezioni alla gola, alla pelle e all’intestino.


Curiosità: Fino agli anni ’50 i soggetti punti dai Mutillidi (come anche dal ragno Argia, Latrodectus tredecimguttatus) venivano sottoposti a un “rito” terapeutico che probabilmente trovava spiegazione nel fatto che il veleno in questione è termolabile. Tale rito prevedeva una terapia musicale ed il seppellimento del soggetto nel letame, oppure, lo stesso veniva introdotto in un forno riscaldato.