Attenzione: le informazioni ed i consigli riportati in questa sezione hanno carattere puramente divulgativo e non sostituiscono la consulenza medica.
FAMIGLIA VESPIDAE
A differenza delle api il pungiglione generalmente non rimane infisso nella cute, anzi la Vespa può pungere più volte. Il veleno delle Vespe contiene più sostanze allergizzanti di quello delle api.
Cosa fare in seguito a punture di Vespe?
- Lavare la zona con acqua e sapone, disinfettare con composti di ammonio
- Utilizzare ghiaccio (diminuisce il dolore e vaso costringe localmente così che il veleno non entra in circolo rapidamente)
- Eventualmente eseguire il richiamo di vaccino antitetanico (anche se non è strettamente necessario)
- Usare eventualmente pomate cortisoniche da applicare localmente
Se compaiono sintomi di shock (difficoltà respiratorie, obnubilamento del sensorio, lipotimia, etc.)
- Chiamare i soccorsi
- Liberare il soggetto da indumenti che potrebbero ostacolare la respirazione ed eventuali soccorsi
- Porre il soggetto con le gambe più in alto della testa
- Registrare l’ora dell’evento
- Se si ha a disposizione un laccio emostatico porlo, senza stringere troppo, a monte della zona punta. Dopo 30 minuti porre un altro laccio più a monte del primo e togliere il precedente
- Se il soggetto fatica a respirare porre in bocca un bastoncino (es. anche l’involucro della biro va bene così da permettere un minimo passaggio di aria)